Carisma
"Il Carisma benedettino": Ritiro vocazionale in Abbazia, 11-13 maggio 2018
Da venerdì 11 a domenica 13 maggio la Comunità monastica di Montecassino organizza un incontro vocazionale dal titolo “Il Carisma Benedettino”, a cura di Dom Luigi Maria Di Bussolo, monaco benedettino di Montecassino e di Dom Izsák Baán, docente presso l’Istituto monastico del Pontificio Ateneo S.Anselmo.
Le giornate saranno vissute nella
Professione Solenne dei voti monastici di d.Alessandro Trespioli
S.E.Rev.ma Dom Donato Ogliari e la Comunità monastica di Montecassino sono lieti di invitarLa domenica 29 aprile nella Basilica Cattedrale, per condividere la gioia della professione solenne dei voti monastici di d.Alessandro Trespioli.
La Celebrazione avrà inizio alle 10.30
"Impariamo ad accettare l’esperienza dello smarrimento interiore e riponiamo la nostra fiducia nel Risorto": l'Abate Donato nel giorno della S.Pasqua
La maestosa Basilica Cattedrale dell'Abbazia sembrava troppo piccola oggi per poter ospitare le centinaia e centinaia di persone che hanno scelto di trascorrere la mattina di Pasqua con la Comunità monastica di Montecassino, riscaldata da tutto questo affetto nella prima fredda giornata di Aprile.
Di seguito il testo integrale dell'Omelia dell'Abate Donato, che, al termine della Celebrazione ha impartito l'indulgenza plenaria con mandato del Santo Padre Francesco.
DOMENICA DI RISURREZIONE
Gv 20,1-9
Dei quattro evangelisti, Giovanni è quello che fa un uso particolare del linguaggio simbolico.
Nel vangelo odierno, ad esempio,
"Gesù si fa trovare là dove ci si impegna per la vita, dove si coltivano e diffondono parole e gesti di pace, solidarietà e amore":Veglia Pasquale nella Notte Santa
«Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui»
Queste parole, rivolte dall’angelo vestito di luce alle donne che erano accorse al sepolcro per ungere il corpo di Gesù, rappresentano il cuore dell’annuncio pasquale.
Ci dicono che Gesù non va cercato dove regna la morte né, in senso lato, dove gli esseri umani la diffondono attraverso l’egoismo sfrenato, la violenza, il sopruso, l’odio, la malvagità, il terrore, le guerre.
Gesù non si fa trovare dove ci sono pensieri e azioni di morte. Si fa trovare là dove
"Non tirare i remi in barca, tu che sei stanco di lottare, anche per te c'è la deposizione della croce." Venerdì Santo in Abbazia
VENERDÌ SANTO 2018
«Dopo aver preso l’aceto, Gesù disse: “È compiuto!”. E chinato il capo, consegno lo spirito» (Gv 19,30).
Così l’evangelista Giovanni descrive la morte di Gesù sulla croce. Ma, ci chiediamo, che cosa si “è compiuto”? Ovviamente, da un punto di vista umano si è compiuta, ossia si è conclusa, la vita terrena di Gesù.
Tuttavia, ad un livello più profondo, simbolico e teologico insieme, con la sua morte in croce Gesù ha raggiunto un altro “compimento”: ha, cioè, portato a termine la missione che il Padre gli aveva affidato.
Questa missione, che consisteva nel rendere manifesto
"Testimoniamo agli altri con la nostra vita l'Amore immenso con cui Gesù ci ha amati":l'Abate Donato nel Giovedì Santo
Con la “lavanda dei piedi” – di cui abbiamo ascoltato il racconto nella pagina evangelica appena proclamata – Gesù ci apfre uno spiraglio sul mistero della sua vita.
Innanzitutto, il gesto di chinarsi per lavare i piedi ai suoi discepoli, non va inteso come un semplice gesto di umiltà. Certamente anche questo aspetto è presente. Gesù elimina la distanza tra Maestro e discepoli, e da una posizione superiore si abbassa ad un livello inferiore.
Tuttavia, il gesto di Gesù di lavare i piedi ai suoi discepoli va letto soprattutto come un’offerta di comunione da parte sua. Non dimentichiamo, infatti, che se nella mentalità greco-romana era lo schiavo a lavare i piedi al padrone, nella mentalità orientale (e quindi anche in quella ebraica) era il padrone di casa che lavava i piedi all’ospite, in segno di accoglienza e, appunto, di comunione.
Che poi il gesto di Gesù sia finalizzato alla comunione e alla condivisione ce lo suggeriscono anche le parole
S.Pasqua 2018: Il Video messaggio dell'Abate Donato
Testo del videomessaggio per la S. Pasqua 2018
Cara amica, caro amico,
oggi nella Chiesa, sparsa su tutta la terra, risuona l’annuncio gioioso della Risurrezione di Gesù, l’evento portante della fede cristiana, il suo centro vitale, il suo cuore pulsante.
Alle donne che, dopo la morte di Gesù, si erano recate al sepolcro per ungere il suo corpo, un angelo vestito di luce aveva detto: «Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui» (Mc 16, 6).
Oggi, quelle parole sono rivolte anche a noi. Risorto da morte, Gesù vive per sempre nella gloria di Dio, in una dimensione eterna grazie alla quale continua a rendersi presente in mezzo a noi per additarci la via della vera vita.
Il Risorto ha, infatti, inaugurato un nuovo modo di guardare alla nostra esistenza. Ci dice che l’umiliazione,
"Gesù patisce interiormente ed esteriormente per dimostrarci la grandezza del suo amore": Domenica delle Palme in Abbazia
IL RACCONTO DELLA PASSIONE SECONDO MARCO
Domenica Delle Palme
25 marzo 2018
1. La prima linea di lettura si basa sulla
L'umiltà al centro dell'omelia di S.Eminenza Amato nel giorno di S.Benedetto a Montecassino
Un enorme avvolgente abbraccio si è stretto attorno alla Comunità monastica di Montecassino, mercoledì 21 marzo, in occasione della Solennità di san Benedetto Abate.
A cominciare - come ricordato dall’Abate Ogliari nei suoi ringraziamenti - dalla ‘prontezza e dalla benevolenza’ con cui il Cardinale Angelo Amato, ha accolto l’invito a presiedere la Solenne Celebrazione Eucaristica, citando poi le tante autorità presenti e i tanti amici che, sfidando
Il Nunzio apostolico in Germania benedice a Berlino la "Fiaccola benedettina Pro Pace et Europa Una"nel giorno del quinto anniversario di pontificato di Papa Francesco
Solenne celebrazione per la “Fiaccola benedettina Pro Pace et Europa Una” ieri, domenica 11 marzo alle ore 10.00 nella Cattedrale di Sant’ Edvige a Berlino.
La Concelebrazione è stata presieduta dal Nunzio Apostolico in Germania, S.E. Nikola Eterović e concelebrata dall’ Arcivescovo di Berlino Dr. Heiner Koch e da S.E. Ogliari, Abate di Montecassino. Presenti tra i religiosi, oltre a d.Luigi Maria Di Bussolo di Montecassino anche il priore di Norcia, d.Benedetto e il priore di Subiaco d.Maurizio. Durante la Celebrazione le voci del giovanissimo coro della Cattedrale di Santa Edvige hanno incantato e commosso i presenti.
La Fiaccola, scortata dagli atleti tedofori di Norcia, Subiaco e Cassino
La Fiaccola benedettina Pro Pace et Europa Una arriva a Berlino
Dopo Norcia e Roma la Fiaccola Benedettina è arrivata ieri, 9 marzo a Berlino.
Il primo appuntamento del viaggio nella città tedesca ha visto le delegazioni di Norcia, Subiaco, Cassino e Montecassino impegnate nella promozione dei rispettivi territori all’interno della prestigiosa sede dello spazio fieristico ITB (Internationale Tourismus-Börse), borsa internazionale del turismo di Berlino
Grazie all’interessamento e alla disponibilità di ENIT - Ente Nazionale del Turismo in Italia - e delle regioni Lazio e Umbria, le tre città benedettine
“Bibbia e Regola”: Itinerario vocazionale in abbazia dal 6 all'8 aprile 2018
Dal 6 all’8 aprile la Comunità monastica di Montecassino inizia un itinerario vocazionale dal titolo “Bibbia e Regola”. Si terranno degli incontri sul tema “la vocazione”.
La parte libera sarà curata da D.Antonio Landi, docente presso
"Santa Scolastica ci ricorda che la carità, nutrita dall’amore, è l’elemento portante della vita cristiana": l'Abate Donato nella solennità di S.Scolastica
È bello questo racconto in cui Gesù paragona il “Regno dei cieli” a dieci ragazze che attendono l’arrivo dello sposo, armate solamente di gioia nel cuore e di un po’ di luce per fendere l’oscurità. E tuttavia l’atmosfera gioiosa che prelude alla festa nuziale è offuscata da alcune incongruenze.
Tanto per cominciare, nessuno dei protagonisti della parabola fa bella figura: lo sposo (una volta tanto non è la sposa!) giunge con un ritardo esagerato, che mette in crisi quelle ragazze che lo attendevano per la festa; da parte loro,
"Possa Santa Scolastica aiutarci ad essere persone che sanno aprire il cuore altrui": l'Abate Donato alla "Chiesetta del Colloquio"
Domenica 4 febbraio l’Abate Donato ha presieduto, presso la “Chiesetta del Colloquio” di Villa Santa Lucia, la Celebrazione in onore di Santa Scolastica, liturgicamente ricordata il 10 febbraio.
Quest’anno il tempo clemente ha permesso che si svolgesse anche la processione, seguita da moltissime persone del luogo, ma anche da alcuni oblati dell’abbazia di Montecassino e dalla Comunità monastica delle monache di Cassino e di S.Vincenzo al Volturno.
L’Abate Donato a margine del commento al Vangelo del giorno, ha evidenziato come,
“La salvezza è spendersi in prima persona per sconfiggere il male e rendere possibile la gioia luminosa dell’amore là dove viviamo”: l’Abate Donato nel giorno dell’Epifania
Il messaggio dell’Epifania – un termine greco che significa “manifestazione” – non si discosta da quello del Natale: nell’uno come nell’altro si tratta, infatti, della manifestazione del Figlio di Dio fatto carne, venuto ad abitare in mezzo agli uomini.
Le differenze tra il racconto della nascita di Gesù a Betlemme e quello dei Magi che vanno alla sua ricerca per adorarlo, consistono, oltre che nella diversità dei protagonisti, nella presenza di alcuni elementi o attitudini differenti.
Qualche esempio: nelle campagne di Betlemme la nascita di Gesù
"L’anno nuovo che sta per iniziare sia un’ulteriore occasione per valorizzare il tempo e viverlo come il luogo in cui imparare a stare con noi stessi, con gli altri e con Dio": il Te Deum di fine 2017 dell'Abate Donato
- Uno sguardo retrospettivo
Sorelle e fratelli carissimi, tra poco canteremo il Te Deum, un inno di lode e di ringraziamento al Signore per l’anno che sta per volgere al termine.È un’occasione per fare un consuntivo e riportare alla memoria non solo quegli eventi che hanno rasserenato e gratificato lo scorrere dei nostri giorni, ma anche quelli che ci hanno arrecato qualche dispiacere o sofferenza. Gli uni come gli altri, vanno letti alla luce della fede e di quel disegno d’amore che Dio ha su ciascuno di noi, disegno che, misteriosamente, non viene meno neppure nei frangenti tristi o dolorosi della nostra esistenza. Per quanto concerne la nostra comunità monastica, penso, ad esempio,
"Gesù si è fatto uno di noi, nostro compagno di viaggio, per non lasciarci soli, in preda allo smarrimento, per prendersi cura di noi e stare al nostro fianco come un fratello e amico". Le parole dell'Abate Donato nel giorno di Natale
MESSA DEL GIORNO
Il Natale è una festa di luce. Tutta la liturgia natalizia ce lo ricorda. Già questa notte, nella prima lettura, il profeta Isaia parlava di un popolo che camminava nelle tenebre e che, a un certo punto, ha visto una grande luce (cf. Is 9,1). Nel racconto lucano della nascita di Gesù a Betlemme, si dice che all’annuncio dell’angelo ai pastori questi ultimi furono avvolti dalla luce della gloria del Signore (cf. Lc 2,9).
Nel vangelo che è stato proclamato poc’anzi, il famoso inno a Cristo, celebrato come il Verbo di Dio che si fa uomo, si insiste nuovamente sulla simbologia della luce applicata al Figlio di Dio Gesù: «In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta» (Gv 1,4-5). E ancora: «Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo» (Gv 1,9).
Questa è la grande notizia del Natale. Cristo è venuto in mezzo a noi per portarci
“Gesù rinasce in ogni piccolo gesto di bontà, rinasce ogni qualvolta costruiamo ponti e non muri": l’Omelia dell’Abate Donato nella Notte di Natale
NATALE 2017
MESSA DELLA NOTTE
Ab. Donato Ogliari O.S.B.
La prima reazione di fronte al racconto della nascita di Gesù (cf. Lc 2,1-14) è quella dello stupore. Lo stupore per un Dio che si fa uomo, che lascia la beatitudine della vita divina per entrare nel vivo della nostra storia umana dove regna l’esperienza del limite, dell’imperfezione e del male con tutte le sue brutture e le sue cattiverie.
Il mistero della nascita di Gesù, Figlio di Dio – che l’evangelista Luca ha descritto con le immagini semplici e spoglie dell’umiltà e della povertà della grotta di Betlemme – esprime la scelta di Dio Creatore di farsi creatura per porsi al nostro fianco e camminare insieme con noi lungo i solchi di questa nostra storia.
Nel fare così, Dio ha
"Spalanchiamo la nostra vita all’Amore e alla Pace che Gesù ci ha donato": Il video messaggio di Natale dell'Abate Ogliari
MESSAGGIO AUGURALE NATALE 2017
Caro amico, cara amica,
è Natale, la festa dell’amore immenso di Dio che, in Cristo Gesù, si è fatto uomo per venirci incontro e donarci la sua pace.
E proprio per questo il Natale è anche la festa che ci invita a riconoscere in Gesù il vero fondamento sul quale è possibile costruire relazioni umane improntate al rispetto reciproco, alla condivisione, alla solidarietà.
Per edificare una società più giusta e pacifica – nonostante l’incertezza di cui è avvolto il tempo presente e quello futuro – occorre, perciò, che spalanchiamo la nostra vita all’Amore e alla Pace che Gesù ci ha donato, e
Accogliamo anche noi, come Maria, Gesù nella nostra vita e scopriamo giorno dopo giorno il disegno d’amore che Dio ha su di noi. L’omelia dell'Abate Donato nel giorno dell'Immacolata Concezione
La Chiesa cattolica crede fermamente che Maria sia stata concepita senza peccato originale in vista del suo concepimento verginale di Gesù e in previsione della morte redentrice di Lui. Dio, infatti, doveva preparare una degna dimora per l'incarnazione del suo Figlio, una dimora senz'ombra alcuna di peccato, tutta pura e santa.
Nella sua essenzialità, il brano evangelico dell'Annunciazione a Maria, propostoci in questa solennità dell'Immacolata, descrive il modo con cui Dio sceglie questa "degna dimora" e la reazione di Maria di fronte alla proposta di diventare la madre del figlio di Dio.
Innanzitutto, attraverso l'invio dell'angelo a Maria, Dio mostra di
"Spronaci, o Maria, col tuo sorriso materno e guidaci sempre più avanti, dandoci coraggio":l'Abate Donato nel giorno dell'Assunzione
DELLA BEATA VERGINE MARIA
15 Agosto 2017
Ab. Donato Ogliari
Poiché nella Bibbia la parola "cielo" sta per "Dio", celebrare la festa dell'Assunzione di Maria in cielo in corpo e anima, significa riconoscere che Ella è vivente per sempre in Dio e con Dio.
Non lo è, ovviamente, in modo connaturale, come lo era per Gesù, il quale, con la sua risurrezione, è ritornato, per così dire, definitivamente nella dimensione divina che era sua da sempre. Maria, invece, ha ottenuto
D.Gregorio e la sua vita al servizio amorevole del prossimo nel ricordo dell'Abate Donato
D.Gregorio, uomo mite e generoso, ci ha lasciato domenica 6 agosto alle ore 12.00.
L'accoglienza, l'attenzione al prossimo e l'amore per la conoscenza lo rendevano unico e insostituibile nella cura che aveva verso chiunque si rivolgesse a lui non soltanto per una ricerca in biblioteca. Nessuno doveva andar via senza aver trovato una parola di conforto o l'informazione che cercava insieme a tanto altro materiale in più.
Per tutti un sorriso, a volte il broncio ma tenuto per pochissimo tempo, uno scherzo, una parola affettuosa mascherata da rimprovero e poi silenzio e tanta meditazione sulla Parola di Dio e sulla Regola all'interno di un monastero che lo ha accolto tra le sue braccia quando aveva solo 12 anni e
È tornato alla Casa del Padre Don Gregorio De Francesco, per quasi quaranta anni bibliotecario dell'Abbazia di Montecassino
Don Gregorio De Francesco, bibliotecario di Montecassino per quasi un quarantennio a partire dal 1971, è scomparso quest'oggi 6 agosto 2017 alle ore 12, dopo lunga malattia.
Nato a Messercola di Cervino (Caserta) il 1° gennaio 1927 da Antimo e Rosa Maione, era venuto a Montecassino come alunno il 13 ottobre 1939, accolto dall'abate Gregorio Diamare.
Don Gregorio, il cui nome civile era Francesco, dopo il noviziato
"Attingiamo a quella "luce vera" che dà senso al nostro cammino, ci impedisce di atrofizzarci e rinnova in noi la fiducia in un futuro di Grazia" : l'Abate Donato nel giorno di s.Benedetto
La Solenne Celebrazione di questa mattina 11 luglio, seguita dai vespri pomeridiani, chiude i festeggiamenti per s.Benedetto Patrono Primario d'Europa, iniziati il 2 luglio scorso con il concerto in Basilica del Coro "Annibale Messore", seguito poi dal concerto sabato 8 luglio della Banda "Don Bosco" città di Cassino, entrambi con numerosissima presenza di pubblico.
Oltre al Vescovo Emerito,
"Chi, come Gesù, fa della propria vita un dono d’amore per gli altri, vive già dell’eternità di Dio, che è Amore": l'Abate Donato nell'omelia del Corpus Domini
SOLENNITÀ DEL CORPUS DOMINI – Anno A
Gv 6,51-58
Come è noto, Giovanni è l'unico evangelista che non riporta la narrazione dell'Ultima Cena di Gesù e l'istituzione dell'eucaristia, e tuttavia è quello che, più degli altri, riflette sul significato di quest'ultima. Nel capitolo 6 del suo vangelo troviamo, infatti, un lungo e intenso insegnamento sull'eucaristia. Soffermiamoci su alcuni aspetti di fondo che danno luce a tutto il resto.
«Io sono il pane vivo disceso dal cielo»
Gesù si era già definito come "pane che dà la vita". Ora si spinge oltre e afferma di essere il "pane vivo", ossia
Anna Maria e Maurizia ammesse ad iniziare il cammino che le porterà a diventare oblate benedettine secolari dell'Abbazia di Montecassino
Diventa sempre più numeroso e unito il gruppo di oblati dell'Abbazia di Montecassino, che ormai a scadenza mensile si riunisce la prima domenica di ogni mese per confrontarsi e per ricevere dall'Abate Donato spunti di riflessione e indicazioni per il cammino da intraprendere e seguire, da laici, nel nome di San Benedetto nel mondo.
Il termine oblato, infatti,
"Entrate sempre di più in questo mistero di comunione che la Pentecoste aiuta a ristabilire e che è ricchezza delle diversità, e costruite un mondo sempre più bello": l’Abate Donato ai giovani cresimandi nel giorno di Pentecoste.
Come ogni anno, anche il 4 giugno, domenica di Pentecoste l'Abate Donato ha impartito il Sacramento della Confermazione. Quest'anno erano 27 i Cresimandi che si sono presentati al Padre Abate con i rispettivi padrini e madrine e familiari per condividere questo importante momento della loro vita con le persone care.
L'Abate Donato nella sua omelia si è rivolto
Nel 60°anniversario di professione monastica di Madre Miriam, l'Abate Donato invita ciascuno a divenire tabernacolo e ostensorio di Gesù, suoi custodi e testimoni nel mondo.
Dopo soli quattro giorni, un altro anniversario ha allietato la famiglia benedettina di Montecassino, questa volta ha riguardato le monache del monastero di Santa Scolastica a Cassino, dove Madre Miriam ha festeggiato assieme ad amici e familiari il suo 60°anno di professione monastica rinnovando le sue promesse alla presenza dell'Abate Donato.
Madre Miriam, che per 25 anni è stata alla guida della Comunità benedettina femminile dell'Abbazia di San Vincenzo al Volturno, in provincia di Isernia, dal febbraio dello scorso anno per motivi
La Comunità monastica di Montecassino in festa per il 50º anniversario di sacerdozio del caro d.Giuseppe Roberti
D.Giuseppe Roberti, 50 anni di sacerdozio e quasi 54 di professione monastica: una vita al servizio del Signore insieme alla Comunità monastica di Montecassino. Una vita che chi ha la fortuna di stargli accanto ogni giorno non può che definire preziosa.
Sì, perché dietro quella apparenza austera si scorge con facilità e senza ombra di dubbio un cuore grande, un cuore reso ancora più luminoso dall'Amore di Dio, di cui d.Giuseppe si è fatto strumento.La sua natura schiva gli avrebbe fatto di certo passare sotto silenzio questo anniversario, ma la Comunità monastica ha voluto per lui qualcosa di diverso, rispettando la sobrietà che lo contraddistingue.
Nella sua omelia, pronunciata sabato pomeriggio 20 maggio davanti ai familiari e agli amici arrivati per condividere con lui una giornata così importante,
Veglia di Pentecoste e SS.Cresime in Abbazia
Come in ogni domenica di Pentecoste, anche il 4 giugno l'Abate Donato impartirà il Sacramento della Confermazione a quanti in questi mesi ne hanno inoltrato richiesta.
Sabato 3 giugno, invece,
"Usciamo dalle nostre paure e dalle nostre pseudo-sicurezze,non rimaniamo chiusi nel nostro smarrimento o nella nostra amarezza,ma mobilitiamoci perché il Signore Risorto ci attende sempre con la sua riserva di vita nuova":l'Abate Donato per la S.Pasqua
DOMENICA DI PASQUA 2017
Gv 20,1-9
Il brano evangelico appena proclamato racchiude due importanti allusioni che ci aiutano a meglio comprendere l'evento straordinario della risurrezione di Gesù. Si tratta dell'espressione iniziale: «Il primo giorno della settimana», e dell'annotazione riguardante Maria di Magdala che si reca al sepolcro «quando era ancora buio».
Al di là dell'intento immediato di queste due espressioni – quello, cioè, di offrire un quadro cronologico all'interno del quale è collocato il racconto evangelico – esse richiamano altresì due eventi primordiali, presenti all'inizio della Bibbia, ossia
"Il Signore risorto continua ad accompagnare i nostri passi incerti, a farsi presente nei luoghi della nostra vita ordinaria, del nostro operare, del nostro amare, del nostro gioire e del nostro faticare": l'Abate Donato nella Veglia Pasquale.
Più volte è stato detto di come la Veglia della notte di Pasqua in Abbazia sia qualcosa che difficilmente si riesce a descrivere con le parole e ancor meno con le parole scritte, perché le emozioni che convoglia sono davvero tante e diverse l'una dall'altra.
Il contrasto buio-luce, il fuoco, l'acqua, il cero pasquale, il prezioso rotolo dell'Exultet e l'esplosione della gioia nel Gloria suonato dal Maestro Michele D'Agostino : ogni aspetto contribuisce a conferire forza e vigore alle ore trascorse insieme nell'attesa della Risurrezione di Cristo.
Soltanto il pianto della piccola Sofia ha interrotto questa notte più volte il silenzio della Basilica prima che
«Se dovessi scegliere una reliquia della tua Passione, prenderei proprio quel catino colmo d’acqua sporca. Girare il mondo con quel recipiente e ad ogni piede cingermi dell’asciugatoio e curvarmi giù in basso(...)": Giovedì Santo a Montecassino.
Acqua aromatizzata all'arancia, dodici ragazzi della sede di Cassino della Comunità Exodus per rievocare la "Lavanda dei piedi" di Gesù ai suoi discepoli, ministranti presenti e preparati già dal primo pomeriggio, personale pronto per rendere spoglio l'altare dopo la celebrazione: pochi ma fondamentali elementi arricchiscono il Giovedì Santo in Abbazia e lo rendono come sempre un momento unico da vivere per tutti i partecipanti.
Nel chiudere la sua omelia, l'Abate Donato cita una poesia di Madeleine Delbrêl che riesce, in pochi versi, a restituire
"Buon cammino, in compagnia del Signore Risorto": l'Abate Donato nel messaggio per la Santa Pasqua 2017
Testo integrale del videomessaggio dell'Abate Donato per la Santa Pasqua, disponibile a questo link.
"Nel romanzo Giuseppe e i suoi fratelli – basato sull'omonimo racconto biblico – lo scrittore Thomas Mann così descrive il coperchio posto sulla bocca della cisterna vuota nella quale Giuseppe era stato gettato dai suoi fratelli:
«Il vecchio coperchio si era spaccato in due metà. Quando le ebbero rotolate tutte e due sulla bocca della cisterna, esse non combaciavano, ma lasciavano un'apertura attraverso cui scendeva un po' di luce. Verso quella luce
"Percorriamo con Gesù, nella libertà interiore e nella luce dell’amore, la nostra personale via crucis per gridare al mondo che non vogliamo permettere al male di esercitare il suo potere su di noi": le parole dell'Abate Donato nella Domenica delle Palme

Larghe foglie di palma ad avvolgere le colonne del chiostro, tappeto rosso e leggio: tutto era già pronto all'arrivo dei fedeli perché potessero partecipare attivamente alla benedizione, che
"La Fiaccola benedettina non manca di ricordarci l’importanza ed il valore dell’ospitalità e dell’accoglienza del prossimo, soprattutto del povero e dello straniero": Mons.Augustine Kasujja, Nunzio Apostolico a Bruxelles, accoglie la Fiaccola della Pace.
Dopo il pomeriggio in compagnia dei tour operators per la promozione dei territori di S. Benedetto e l'incontro istituzionale nel Municipio di Bruxelles a cui è seguita una visita guidata del Palazzo, le delegazioni di Norcia, Subiaco, Cassino e Montecassino si sono ritrovate venerdì 10 marzo alle ore 18.00 nella parrocchia Saint Boniface, frequentata dalla più numerosa comunità italiana a Bruxelles.
Calorosa l'accoglienza da parte del Nunzio Apostolico, S.E. Rev.ma Mons. Augustine Kasujja che nella sua omelia, salutando le delegazioni religiose e civili delle tre città benedettine, alla luce della fiamma della Fiaccola, sempre accesa durante tutta la Celebrazione grazie ai valorosi tedofori, ha sottolineato che:
"Il pellegrinaggio della Fiaccola del fondatore dell'Ordine Benedettino deve ricordare
L'Abate Donato accompagna la Fiaccola “Pro Pace et Europa Una” nel suo viaggio a Bruxelles e presiede la Celebrazione Eucaristica a Maredsous, importante Abbazia benedettina in Belgio.
Per conferire ancora più vigore al messaggio di S.Benedetto, che attraverso la Fiaccola ogni anno viene convogliato nelle diverse realtà europee, giovedì mattina, 9 marzo ha segnato una tappa importante la visita all'abbazia benedettina di Maredsous nella diocesi di Namur in Vallonia. Fondata nel 1872 da un monaco belga, Ildebrando de Hemptinne, che ricevette la benedizione abbaziale a Montecassino nel 1890, l’Abbazia di Maredsous è una delle realtà benedettine più conosciute in Europa.
Incarnando appieno l'accoglienza benedettina, l'Abate Bernard Lorent, che lo scorso mese
“S. Scolastica, una donna forte che conserva la propria serenità e la propria dolcezza nonostante le difficoltà”: l’Abate di Maredsouds a Montecassino nel giorno di S.Scolastica.
Al termine della settimana di esercizi spirituali che ha interessato la Comunità monastica di Montecassino, la mattina di venerdì 10 febbraio padre Bernard Lorent, abate di Maredsous in Belgio, predicatore degli esercizi spirituali appunto, ha presieduto la Celebrazione in onore di S.Scolastica. L' Abate Donato, poi, ha voluto che fosse sempre padre Bernard a presiedere la Celebrazione nella chiesa di Santa Scolastica a Cassino dove erano presenti anche le monache della Comunità di S.Vincenzo al Volturno, recentemente insediatasi.
Nella sua omelia, che riportiamo di seguito, l'abate Bernard pone l'accento su quella che è la figura di Scolastica, donna forte, che
"Non con un cuore pieno di sé, nella propria auto-referenzialità si può incontrare il Signore, ma nell'umiltà e povertà di spirito": l'omelia dell'Abate Donato nel giorno dell'Epifania
EPIFANIA 2017
Ab. Donato Ogliari
Come ci dice il Vangelo, i primi a cui è stata annunciata la nascita di Gesù, Figlio di Dio, non sono stati i grandi del tempo, le persone che contavano religiosamente e politicamente, ma dei pastori che passavano la notte all'addiaccio con i loro greggi nella campagna attorno a Betlemme. È a loro, a persone povere ed emarginate, che Il Salvatore si manifesta.
Oggi, solennità dell'Epifania - un termine greco che significa appunto "manifestazione" - con una modalità ancora una volta imprevedibile, il Vangelo descrive Gesù che si manifesta come Salvatore ai pagani. Essi sono rappresentati dai Magi, probabilmente dei sapienti - e più specificamente
La “stabilità del cuore”, mutuata dalla stabilità monastica, può aiutarci a dare un significato alla nostra esistenza, a contrastare la paura del futuro e il moltiplicarsi delle divisioni: il Te Deum di fine anno dell’Abate Donato.
Come ogni anno, anche il 31 dicembre scorso, l'Abate Donato ha pronunciato il suo Te Deum di fine anno nella Basilica Cattedrale davanti alla Comunità monastica riunita nella preghiera dei Vespri, e a quanti erano saliti in Abbazia per ascoltare le sue parole. Dopo la preghiera, ci si è riuniti per il tradizionale scambio di auguri nel Refettorio monumentale.
TE DEUM 2016
Ab. Donato Ogliari
1. Uno sguardo retrospettivo
Sorelle e fratelli carissimi,
se gettiamo uno sguardo all'anno appena trascorso troveremo senz'altro
La solidarietà e la preghiera sono conforto e motivazione per chi vive con difficoltà la propria quotidianità: l’Abate Donato e Mons.Boccardo pregano insieme a Montecassino per la rinascita di Norcia e delle sue tante realtà.
La straordinaria solidarietà che in questi mesi si è messa in moto per le città colpite dal terremoto, ha visto anche Norcia essere destinataria di tanti grandi e piccoli gesti di attenzione da parte di quanti, per motivi diversi, sono vicini alla cittadina umbra.
La Comunità monastica di Montecassino, ha da subito manifestato la propria vicinanza ai religiosi e civili colpiti dagli eventi sismici, mostrandosi fin dall'inizio favorevole alle iniziative messe in campo e volte a recare un po' di sollievo a chi si è ritrovato a vivere nell'emergenza.
Dopo il concerto di Natale per Norcia di martedì 27 dicembre,
"Ogni volta che permettiamo al sorriso di Gesù Bambino di risanare le nostre ferite e di raggiungerci nelle nostre fragilità e povertà, allora è veramente Natale." L'Abate Donato nell'Omelia della Notte di Natale

La Sezione di Cassino dell'Arma dei Carabinieri, presente alla Messa della Notte di Natale con una delegazione accompagnata dal Maggiore Silvio De Luca, ha potuto così, ancora una volta, fare omaggio di una figura per il presepe dell'Abbazia allestito quest'anno da Antonio Venuti e Vincenzo Vittiglio, sempre utilizzando figure presepiali prevalentemente napoletane e siciliane.
La suggestione della Celebrazione notturna è stata arricchita e completata
"Prepariamoci a vivere la gioia dell'incontro con Gesù, per poterla rivivere nei tanti incontri che abbiamo durante il giorno", l'augurio dell'Abate Donato ai ragazzi dell'Istituto S.Benedetto.
Precetto di Natale per i ragazzi dell'istituto San Benedetto di Cassino, fiore all'occhiello della Fondazione s.Benedetto, espressione di Montecassino all'esterno dell'Abbazia. Mercoledì 21 dicembre l'Abate Donato ha presieduto la s.Messa, concelebrata da d.Luigi Maria Di Bussolo, nella luminosa chiesa di s.Antonio di Padova retta da don Benedetto Minchella.
Ad animare alcuni momenti della celebrazione i talentuosi studenti, piccoli e grandi, che con la loro musica e i loro canti hanno doppiamente partecipato alla preghiera e al momento di raccoglimento pre-natalizio.
Dall'Abate Donato, al margine dell'Omelia, un messaggio per i ragazzi :
"Sodalitas": un ricordo di d. Faustino e della sua vita di studioso e monaco, dedito con la stessa passione alla professione monastica e alla trasmissione del sapere.
Sabato 10 dicembre 2016, alle ore 17.00 la Sala San Benedetto di Montecassino ha ospitato un appuntamento culturale emotivamente impegnativo in ricordo di d.Faustino Avagliano, archivista dell'Abbazia scomparso tre anni fa a causa di una malattia.
La presentazione di «Sodalitas. Miscellanea di studi in memoria di Don Faustino Avagliano», volume in due tomi a cura di Mariano Dell’Omo, Federico Marazzi, Fabio Simonelli e Cesare Crova, ha visto al tavolo dei relatori il dott.Gaetano De Angelis-Curtis, in veste anche di moderatore, e i professori Vera von Falkenhausen, Mario D'Onofrio, Caterina Tristano, Gerardo Sangermano, Cosimo Damiano Fonseca.
Al di là del ricordo professionale del compianto d. Faustino, che ciascuno ha potuto con facilità far emergere dal passato, un fil rouge ha legato tutte le memorie e i racconti nonché gli interventi :
"Un rischio grosso che l'uomo contemporaneo[…] corre, è certamente[…] un addormentamento della coscienza, per cui fa sempre più fatica a riconoscere il senso del peccato": l'Abate Donato nell'omelia dell'Immacolata.
Fra i concelebranti nella s.Messa delle 10.30 presieduta dall'Abate Donato, c'era don Giuseppe Moni, che ha accompagnato cinque
Nella prima domenica di Avvento, l'Associazione Nazionale Carabinieri ricorda la "Virgo Fidelis" in Abbazia.
La sezione di Cassino dell'Associazione Nazionale Carabinieri ha scelto la prima domenica di Avvento per festeggiare in Abbazia la Virgo Fidelis, patrona dell'Arma.
La sua celebrazione risale al 1949, quando Papa Pio XII proclamò ufficialmente Maria Virgo Fidelis Patrona dei Carabinieri, fissandone la ricorrenza al 21 novembre, data in cui si ricorda la Presentazione di Maria Vergine al Tempio. L'Abate Donato, che per l'occasione presiedeva la Messa conventuale delle 10.30, ha ricordato
"Medio Oriente, alzati!": l'Abate Donato, l'Arcivescovo Hilarion Capucci e l'Archimandrita Melkita, Mons. Haddad, pregano insieme a Montecassino per la Pace in Siria.
L'Abate di Montecassino, Dom Donato Ogliari, l'Arcivescovo Hilarion ben Bashir Capucci e l'Archimandrita Melchita di Roma, Rev. Mtanios Haddad erano insieme sul presbiterio della Basilica Cattedrale di Montecassino sabato 8 ottobre uniti in preghiera per i cristiani di Siria.
"Medio Oriente, alzati!" questo l'incipit dell'omelia del Rev. Haddad pronunciata con un vigore tale
"Maria, donna in cammino, diventa simbolo del nostro cammino interiore, dove cuore e mente sono protesi a riconoscere l’impronta benevola di Dio nella nostra vita”: l’Abate Donato nel giorno dell’Assunzione.
L'incontro con l'altro senza pregiudizi, la testimonianza autentica nelle nostre vite della Parola del Signore e la continua ricerca di Dio nelle diverse pieghe della nostra esistenza: tanti gli spunti di riflessione nell'omelia dell'Abate Donato di oggi, 15 agosto 2016, il cui testo integrale è proposto qui di seguito.
Con la Costituzione Apostolica Munificentissimus Deus, del 1° novembre 1950, Pio XII motivava così la solenne proclamazione del dogma dell'Assunzione in cielo in anima e corpo di Maria Vergine:
«Cristo con la sua morte ha vinto il peccato e la morte, e sull'uno e sull'altra riporta vittoria in virtù di Cristo chi è stato rigenerato soprannaturalmente col battesimo. Ma per legge generale Dio
Nella solennità di s.Benedetto, l'Abate Donato esorta a creare spazi di misericordia e di bontà per contrastare l'egoismo e l'ingiustizia.

Lunedì 11 luglio, la Comunità monastica di Montecassino ha festeggiato s.Benedetto Abate, patrono Principale d'Europa.
Quest'anno la solennità dell'undici luglio, oltre ad aver, come sempre, portato sotto lo stesso tetto le realtà della Fondazione s.Benedetto: Istituto s.Benedetto, Corteo Storico Terra Sancti Benedicti e Casa della Carità, ha visto "tornare a casa" anche tanti
"Cercatori di Dio, ricchi di Grazie": ritiro vocazionale in Abbazia 8-11 luglio 2016.
Da venerdì 8 a lunedì 11 luglio, festività di s. Benedetto Abate, Patrono d'Europa, si svolgerà in Abbazia un ritiro vocazionale aperto a uomini di età compresa tra i 20 e i 40 anni.
Tema dell'incontro: "Cercatori di Dio, ricchi di Grazie".
L'arrivo è previsto per
"Il solo benessere materiale non basta a soddisfare il desiderio di vivere in pienezza": l'omelia dell'Abate Donato nella domenica di Corpus Domini
CORPUS DOMINI – Anno C
Lc 9.11-17
Oggi come ieri, l'essere umano è esposto alla precarietà e alle vicissitudini della vita. Quando parliamo di ingiustizie sociali, di riduzione o scomparsa di valori che stanno alla base della convivenza civile, di crescente individualismo e indifferentismo, di angosce inedite, di passioni tristi che inaridiscono il cuore, etc., in realtà parliamo di cose che – pur con modalità e in contesti diversi – hanno da sempre caratterizzato l'esistenza umana.
E anche se oggi abbiamo raggiunto un benessere che in passato era riservato a pochi, vi è un dato costante che continua ad accompagnare l'uomo, un anelito che alberga al centro di se stesso: il desiderio di vivere in pienezza, desiderio che il solo benessere materiale non basta a soddisfare.
Il Regno di Dio, fonte di vita
Ecco perché nei confronti delle folle che lo seguivano, Gesù non si limitava a guarire quanti avevano bisogno di cure, ma parlava loro anche
"Siate portatori attorno a voi del profumo dell'amore di Cristo": l'Abate Donato ai cresimandi nella domenica di Pentecoste.
Dopo le riflessioni di sabato sera nella Veglia di Pentecoste, incentrate sulla importanza della Magnanimità come virtù necessaria e basilare da rafforzare in un periodo complesso come quello in cui viviamo, domenica mattina l'Abate Donato ha impartito il Sacramento della Confermazione a nove cresimandi, come consuetudine il giorno di Pentecoste in Abbazia.
In una Basilica Cattedrale festosa e piena di fedeli, l'Abate Donato nella sua omelia si è rivolto
SS.Cresime in Abbazia
Il giorno 15 maggio, domenica di Pentecoste, alle ore 10.30 durante la S.Messa conventuale, l'Abate Donato impartirà il Sacramento della Confermazione. Quanti fossero interessati
"La Pasqua è la festa della vita, della vittoria della vita sulla morte, della vita in tutte le sue espressioni più belle, più buone e più vere": la Veglia Pasquale a Montecassino.
Tre battesimi e una iniziazione alla vita cristiana nella Veglia Pasquale di quest'anno a Montecassino: Simone, Andrea Antonio, Claudia e Martina. La gioia e l'emozione di Martina chiaramente espressi nel suo sorriso raggiante, unite al pianto dei bambini hanno illuminato ancora di più una celebrazione di per sè già emotivamente forte.
Il cielo sgombero di nuvole ha permesso che fosse il chiostro dei benefattori lo sfondo per il rito del fuoco e del cero pasquale prima di tornare nella Basilica che
"All'interno del misterioso disegno di amore, racchiuso nella sua morte in croce, Gesù ci esorta a prendere su di noi ogni giorno la nostra croce, trasformandola in un cammino di redenzione, di amore, di vita": l'Abate Donato nel Venerdì Santo.
Atto penitenziale di prostrazione silenziosa dell’Abate Donato, la lettura della Passione di Cristo da parte di d. Luigi Maria, d. Alessandro e Antonio, l’adorazione della croce, tutto si è svolto come di consueto, in un tranquillo e sereno venerdì pomeriggio di fine marzo con una Abbazia silenziosa in cui i profumi della primavera e del risveglio della natura si avvertono ancora più forti lontano dall’asfalto della città.
Nelle parole dell’Abate Donato una esortazione ad accettare la croce che il Signore ci dà da portare nella nostra vita, perchè
"La "lavanda dei piedi” narra l'intensità con cui Gesù ci viene incontro, accettandoci per quello che siamo". L'Omelia dell'Abate Donato per la Messa in Coena Domini.
Otto ospiti della Comunità Exodus di Cassino tra cui una donna, novità di quest'anno, accompagnati dal responsabile Luigi Maccaro, e quattro della Casa Circondariale di Cassino con la direttrice dott.ssa Irma Civitareale, hanno preso posto nelle panche della navata centrale della Basilica Cattedrale ed accolto il Padre Abate che ha rievocato con i suoi gesti il momento in cui Gesù lava i piedi ai suoi apostoli.
Dopo la celebrazione, iniziata alle 17,30, tutti i presenti hanno seguito la Comunità monastica
"Il Signore ci chiama ad essere portatori di perdono e di riconciliazione all'interno della nostra quotidianità e delle nostre relazioni": l'Omelia dell'Abate Donato nella domenica delle Palme.

Una domenica delle Palme soleggiata e già ricca di visitatori in Abbazia questa mattina, come ogni buon inizio di primavera.
Colonne del Chiostro dei Benefattori avvolte da foglie di palma e rami di ulivo pronti per chiunque ne fosse arrivato sprovvisto in Monastero, l'abate Donato e la Comunità monastica hanno accolto tutti i fedeli e gli oltre 80 pellegrini che
Programma Celebrazioni Settimana Santa a Montecassino
Domenica 20 marzo
9.00 S. Messa
10.30 Benedizione degli ulivi nel chiostro
e a seguire S. Messa presieduta dal
Rev.mo P. Abate Donato Ogliari
12.00 S. Messa
Giovedì 24 marzo
17.30 Solenne celebrazione vespertina
per la cena del Signore presieduta dal
Rev.mo P. Abate Donato Ogliari
Venerdì 25 marzo
16.00 Solenne azione liturgica della
Passione e Morte del Signore
"Affidiamoci a S. Benedetto perché interceda affinché anche noi, amando quanti incontriamo sul nostro cammino, possiamo essere creatori di pace": l'Abate Donato benedice la Fiaccola benedettina.
Le previsioni meteorologiche non erano per niente rassicuranti, ma il Corteo Storico Terra Sancti Benedicti,confidando in un 'miracolo' atmosferico, ha sfidato i calcoli matematici ed ha avuto ragione: illuminato dalla luce di un tiepido sole di inizio marzo ha sfilato domenica 6 in un lungo colorato serpentone dalla Casa S.Antonio alla Basilica Cattedrale di Montecassino. Dietro i figuranti,il CUS Cassino con alcuni atleti del campionato internazionale di Cross Country, tedofori per l'occasione.
Ad attenderli, davanti la Porta Santa, l'Abate Donato che ha benedetto la Fiaccola benedettina proveniente dal viaggio attraverso Norcia e Subiaco :" Dio onnipotente e misericordioso, che hai guidato sempre il tuo popolo, benedici questa Fiaccola che oggi giunge nella casa di s.Benedetto, perché sia segno di Pace e di riconciliazione. Per Cristo Nostro Signore."
Subito dopo,
"Le Ceneri ci ricordano che la nostra lontananza da Dio ci rende inconsistenti": l'omelia di padre Cesare Falletti nel mercoledì delle Ceneri in Abbazia.
Il dieci febbraio è il giorno in cui tradizionalmente si festeggia s.Scolastica, ma quest'anno la ricorrenza ha lasciato il posto al mercoledì delle Ceneri. Alle 10.30 nella Basilica Cattedrale, l'Abate Donato ha presieduto la celebrazione, concelebrata da padre Cesare Falletti, monaco cistercense priore emerito dell'abbazia di Pra 'd Mill in Piemonte, che in questi giorni sta predicando gli esercizi spirituali per la Comunità monastica .
L'omelia è stata pronunciata proprio da lui che ha commentato con queste parole il Vangelo del giorno: "Paolo ci ha detto: 'Questo è un momento favorevole'. Ma favorevole a cosa? Favorevole per ritrovare
"Nell'era delle 'passioni tristi', in cui si cerca la verità nelle cose effimere, contagiamo la nostra realtà con la bontà, la carità e il rispetto dell'altro": l'Abate Donato alla 'Chiesetta del Colloquio' per ricordare s.Scolastica.
Per ricordare assieme la figura silenziosa ma forte di S.Scolastica domenica pomeriggio 7 febbraio alle 17:00 l'Abate Donato ha presieduto la celebrazione nella 'Chiesetta del Colloquio' a Villa S.Lucia dove Benedetto e Scolastica erano soliti trascorrere ore assieme a parlare. Insieme ai tanti, venuti per l'occasione, anche le monache del monastero di S.Scolastica di Cassino, con le suore di Castel s.Vincenzo, ospiti del monastero di Cassino e la Comunità di s.Maria della Rupe.
L'Abate Donato, seguito con attenzione da tutti i presenti, ha commentato la pagina di Vangelo del giorno, partendo dalla "acutezza dello sguardo interiore di Gesù che riesce a comprendere la delusione di Simone Pietro e dei suoi compagni, legge nei loro cuori il disappunto. Gesù sa vedere al di là di ciò che i nostri occhi fisici vedono, ha la capacità di penetrare il cuore.
Nel brano evangelico leggiamo poi che Gesù sale su una barca e prega Pietro di spingerlo al largo. Gesù, cioè, si avvicina con delicatezza all'uomo, ancora oggi, quando la vita è segnata da cose negative, Lui non esita a salire sulla barca della nostra vita anche se
"Dio premia con la sua consolazione quanti sanno tenere accesa la fiaccola della speranza": omelia dell'Abate Donato nel giorno della Presentazione di Gesù.
Nella scena della presentazione di Gesù al tempio non si fa alcun cenno ai sacerdoti e agli addetti al servizio del luogo di culto né alla ritualità che accompagna l'offerta di un bambino primogenito al Signore.
L'evangelista si dilunga, invece, a descrivere l'incontro dell'infante Gesù e dei suoi genitori con il vecchio Simeone, uomo giusto e pio, e con la profetessa Anna, di cui si dice espressamente che aveva ottantaquattro anni.
Sono questi due personaggi, infatti, ad occupare il centro della scena, in riferimento a Gesù. Riconoscendo in Lui il Salvatore atteso dalle genti, essi diventano portavoce del compimento di un'attesa durata secoli, attesa che il passare del tempo non aveva scalfito, ma che continuava ad ardere – come brace sotto la cenere – nel cuore di quanti "aspettavano" la consolazione d'Israele, come, appunto, il vecchio Simeone.
Il fatto che siano due vegliardi a riconoscere in Gesù l'Incarnazione di Dio evidenzia ancor più il contrasto tra
Il cammino dei Magi, fatto anche di fraintendimenti e di sbagli, ci invita ad andare oltre le apparenze: il giorno dell’Epifania a Montecassino.
Per il nostro Giovanni Mariani, amico della Comunità monastica di Montecassino, che festeggia il 100° anno di età. Da instancabile camminatore delle montagne del nostro territorio nazionale a esempio di pazienza e perseveranza, chiediamo al Signore di concedergli la grazia di comunicare e trasmettere i doni che ha ricevuto, come testimonianza di vita.
Questo uno dei pensieri della Preghiera dei Fedeli del 6 gennaio a Montecassino. Oltre alla festività principale dell’Epifania, infatti,
La nostra vita è caratterizzata da chiaroscuri, ma anche nelle circostanze negative possiamo riconoscere i segni della vicinanza di Dio e trarne insegnamenti: l'Abate Donato nel Te Deum di fine anno.
Bilancio dei mesi passati, propositi per il nuovo anno, amici e persone care accanto, questi gli ingredienti del pomeriggio del 31 dicembre appena trascorso in abbazia. Dopo i Vespri ed il Te Deum dell'Abate Donato,
"Le opere di carità e di misericordia siano le luci più belle di questo Natale": l'omelia del 25 dicembre dell'Abate Donato.
La luce del sole filtrata dalla finestra di alabastro, la magistrale esecuzione all'organo del M°Michele D'Agostino, le voci del coro dei monaci e le parole dell'Abate Donato nella sua omelia: questa la cifra distintiva della mattina di Natale nella Basilica Cattedrale di Montecassino.
Dopo la S.Messa della notte, che ha visto una Basilica piena di fedeli, la celebrazione della mattina del 25 dicembre in Abbazia, presieduta dall'Abate Donato, ha raccolto accanto alla tomba di S.Benedetto e S.Scolastica moltissime persone che, anche quest'anno, hanno desiderato trascorrere il loro Natale con la Comunità monastica.
Al termine, l'abate Donato ha impartito la benedizione con indulgenza plenaria
Montecassino, Santo Natale 2015: gli auguri dell'Abate Donato in un videomessaggio.
Anche quest'anno l'Abate Donato ha voluto mandare il suo messaggio a quanti non saranno in Basilica a condividere la gioia del Natale. A questo link il videomessaggio sul canale you tube dell'Abbazia.
Qui di seguito il testo integrale degli auguri.
MESSAGIO DI NATALE 2015
Carissimi amici,
pochi giorni fa abbiamo inaugurato l'Anno Santo straordinario della Misericordia e anche qui a Montecassino abbiamo aperto la Porta Santa della Basilica Cattedrale.L'idea di aprire l'Anno giubilare a ridosso delle festività natalizie ha certamente
"Così come con Maria, Dio si annuncia a noi, e ci viene incontro, nel tessuto concreto della nostra quotidianità": l’Abate Donato nel giorno dell’Immacolata Concezione.
L'apertura della Porta Santa nella Basilica di San Pietro, da parte di papa Francesco, ha dato inizio questa mattina al Giubileo Straordinario della Misericordia che terminerà il 13 novembre del prossimo anno.
Anche in Abbazia, domenica prossima, l'abate Donato eseguirà il rito dell'apertura ed è per questo che al presepe di quest'anno è stato dedicato uno spazio un po' ridotto rispetto agli anni precedenti; essendo posto proprio accanto alla Porta Santa, tutte le panche che di solito delimitano la zona davanti al presepe avrebbero creato disagio ai fedeli che da domenica prossima arriveranno in Abbazia e varcheranno la soglia della Basilica entrando proprio da lì.
Al termine della Celebrazione Eucaristica di oggi l'Abate Donato, nel giorno dell'Immacolata Concezione,
"Il Signore ci è accanto nelle nostre tante attese quotidiane": video messaggio dell'Abate Donato nella prima domenica di Avvento.

Caro amico, cara amica,
tra le realtà di cui tutti facciamo esperienza quotidianamente, c'è anche quella della attesa.
Quante volte, durante la nostra giornata, dobbiamo attendere, aspettare che qualche cosa si risolva , ad esempio se siamo in coda ad un ufficio pubblico o mentre aspettiamo alla fermata del bus o della metro.
Quante attese riempiono la nostra quotidianità. Ci sono anche quelle che ci coinvolgono in maniera emotiva, che in qualche modo mettono a dura prova i nostri sentimenti: pensiamo all'attesa di un
Ad un anno dal suo insediamento, l’Abate Donato presiede la celebrazione nel giorno di Cristo Re.
Ad un anno da quel 22 novembre del 2014, giorno del suo insediamento come 192° abate di Montecassino, l'Abate Donato ha presieduto la Celebrazione Eucaristica nel giorno di Cristo Re. I giorni sono trascorsi davvero in fretta e sono improntati al lavoro e all' impegno per l'organizzazione e la riorganizzazione di alcuni ambiti come la foresteria e l'accoglienza del visitatore e del pellegrino.
Ma l'attenzione del p.Abate non è mancata neppure
Natale in Abbazia: due momenti di ritiro per giovani e famiglie.
La prima domenica di Avvento si avvicina e la Comunità monastica si prepara ad accogliere in monastero altri ritiri, organizzati e seguiti da d.Luigi Maria Di Bussolo.
Questa abitudine, ormai consolidata nella vita monastica in Abbazia,
L'Abate Donato scopre a piedi gli antichi sentieri che portavano in Abbazia.
È trascorso già un anno dalla nomina dell'Abate Donato a 192° successore di s. Benedetto da parte del Santo Padre Francesco.
In un anno, il suo desiderio di esplorare e conoscere la terra in cui vive lo ha portato a visitare luoghi e incontrare persone che gli hanno mostrato l'affetto verso Montecassino e la devozione a s. Benedetto da tanti punti di vista.
Mancava però
Il rinnovo dei voti di d.Carlomanno Grossi in una Abbazia avvolta nel silenzio.
Nel silenzio di una Abbazia ancora non aperta ai visitatori, d. Carlomanno Grossi, per tutti fra Carlo, ha rinnovato la sua professione monastica alla presenza dell'Abate Donato e della Comunità monastica riunita nella Basilica Cattedrale. Con il canto del Suscipe ieri mattina d. Carlo ha rinnovato l'affidamento al Signore e di conseguenza i voti di povertà, castità, obbedienza e stabilità pronunciati 50 anni fa.
Sono stati tanti ieri sulla pagina Facebook di Montecassino
Matrimonio in Abbazia, un desiderio che diventa di nuovo realtà nell'Anno Giubilare 2016.
In occasione dell'Anno Giubilare, l'Abbazia di Montecassino dà la possibilità ad alcune coppie che ne esprimeranno desiderio, di ricevere il Sacramento del Matrimonio nella maestosa Basilica Cattedrale.
Sabato 21 maggio e sabato 24
"Ovunque ti troverai, rientra in te stesso[...] e prega perché lì è il tuo tempio": la festa della dedicazione della Basilica nell'omelia dell'Abate Donato.
Tre candele accese su ciascuna delle colonne della navata centrale, le note dell'organo suonato dal Maestro Michele D'Agostino e il canto dei monaci: questa l'atmosfera di oggi nella Basilica Cattedrale di Montecassino per festeggiare la sua dedicazione, la dedicazione di quella Basilica desideriana che nel 1071 papa Alessandro II venne a consacrare e che fu considerato uno degli eventi più importanti del tempo.
Don Tommaso Leccisotti lo ricorda bene nel suo libro "Montecassino" quando racconta che "[...]lo stesso papa diramò le lettere di invito per la singolare cerimonia. Vi parteciparono cinque cardinali, dieci arcivescovi, quarantatré vescovi, oltre ad abati e monaci senza numero. Dei principi secolari vi furono quasi tutti i più potenti dell'Italia meridionale [...].
La moltitudine del popolo fu poi innumerevole, e la provvida carità dei monaci fornì gratuitamente il vitto necessario, anche per gli altri giorni seguenti in cui continuò il concorso. I nostri occhi hanno potuto ancora godere la scena fantastica quale il magico pannello di Luca Giordano l'aveva ritratta sulla grande parete di fondo della Basilica cassinese.
Fu questo della dedicazione un avvenimento tale che ad esso il Chronicon riferisce non solo il sempre e più rapido incremento del monastero, sicché in due anni il numero dei monaci ne fu notevolmente elevato, ma anche l'accentuarsi del movimento di attrazione verso Montecassino."
Le parole dell'Abate Donato arrivano sempre al cuore di chi sa ascoltare, e anche oggi
"Riconosciamo il bene nelle altre persone e percorriamo con loro il cammino dietro a Gesù": l’omelia dell’Abate Donato nel giorno dell’Assunzione.
Durante la ricostruzione di Montecassino un fotoreporter restituì all'abbazia una tela che aveva raccolto tra le macerie durante il bombardamento. Questo suo gesto permise alla comunità monastica di ricollocarla nel posto che occupava prima del bombardamento, privilegio toccato soltanto a questa tela del De Matteis che raffigura Maria Assunta in cielo e che è possibile ammirare nella cappella laterale a destra nella zona del Presbiterio della Basilica.
Chi era in abbazia sabato 15 agosto ha potuto
La ricerca interiore di Dio e il dono della pace i temi delle meditazioni di luglio a Montecassino
Il 26 luglio si è conclusa la prima parte delle meditazioni spirituali che precedevano la pausa estiva della foresteria.
Dom Luigi Maria Di Bussolo, che ha guidato le meditazioni, spiega quale è stato il filo conduttore di questi tre momenti: "Traendo spunto dai pensieri di s.Teresa d'Avila e collegandoli con gli insegnamenti di s.Benedetto, in tutti e tre gli incontri la riflessione si è incentrata sulla ricerca interiore di Dio e sul dono della pace che è frutto della gioia dello Spirito. L'invito che rivolgiamo a ciascuno di noi, sollecitato anche da Papa Francesco, è di percorrere le strade del nostro tempo con il Vangelo in mano e lo Spirito nel cuore(Papa Francesco)" .
Il ritiro vocazionale, il primo per questo anno, ha visto dal 9 al 12 luglio il coinvolgimento
"Rendiamo più bello il mondo attraverso il perseguimento della verità, della pace, della giustizia": l'Abate Donato nella Solennità di San Benedetto a Montecassino.
Già dalle prime ore del mattino i giovani pellegrini che hanno percorso a piedi i sentieri che dalla città di Cassino portano in Abbazia, hanno condiviso le loro foto sui social e questo ha dato la misura della gioia che li sosteneva lungo i chilometri che li separavano dal Monastero.
Una gioia che ha avuto il suo momento più alto quando sono stati accolti dall'Abate Donato al portone d'ingresso sotto la scritta PAX. Insieme hanno
Dom Luigi Maria, a Sezze per il triduo in onore di San Lidano Abate, monaco di Montecassino, parla della vita consacrata.
Da quando Papa Francesco il 21 novembre dello scorso anno ha indetto l'anno della Vita Consacrata (dal 30 novembre 2014 al 2 febbraio 2106), tanti sono stati e saranno nei prossimi mesi gli incontri e gli scritti prodotti su questo sempre misterioso e affascinante aspetto della vita religiosa.
Molte sono anche state le richieste alla comunità monastica di Montecassino di intervenire in convegni e celebrazioni per portare una testimonianza diretta e quindi tangibile di cosa significhi vita consacrata oggi. Fra tutti ricordiamo l'intervento come relatore dell'Abate Donato al secondo seminario teologico-pastorale diocesano su "Vita donata e vita consacrata" lo scorso febbraio.
Mercoledì primo luglio, in occasione della festa patronale di Sezze, Dom Luigi Maria Di Bussolo è stato invitato
Foglie d'edera, petali di rosa e profumatissima ginestra sulla Loggia del Paradiso ad accogliere la processione del Corpus Domini a Montecassino.
Se da una parte siamo chiamati ad essere "tabernacoli" di Gesù, ossia a custodirlo in noi per vivere della sua presenza e della sua amicizia, dall'altra siamo chiamati anche ad essere "ostensori", ossia a mostrarlo agli altri attraverso la nostra testimonianza di vita.
Nelle parole dell'Abate Donato c'è tutto il senso della domenica di Corpus Domini, in cui ogni anno si ritrova e si rafforza l'importanza e la grandezza dell'ostia consacrata, del Corpo di Cristo. In occasione della solennità del Corpus Domini, infatti, si porta in processione un'ostia consacrata, racchiusa in un ostensorio, protetto da un baldacchino: viene adorato Gesù, presente nel Santissimo Sacramento.
E, come ogni anno, anche domenica scorsa nella Basilica Cattedrale di Montecassino alle 10:30, l'Abate Donato con la comunità monastica, ha celebrato la Santa Messa che si è conclusa con una suggestiva ed emozionante processione sulla Loggia del Paradiso.
Meditazioni in Abbazia da luglio a settembre: Benedetto e Teresa, due modelli di santità, due carismi a servizio della Chiesa.
In occasione dell'anno dedicato al V centenario della nascita di s. Teresa di Gesù (1515-2015), anche la comunità monastica di Montecassino si unisce alla famiglia del Carmelo e a tutta la Chiesa, e propone alcuni momenti di ritiro spirituale ispirati ai pensieri della santa di Avila.
Le giornate saranno sviluppate e intrecciate con gli insegnamenti di
Secondo ciclo di incontri spirituali nell'Abbazia di Montecassino.
Il secondo ciclo di incontri spirituali in Abbazia inizierà il 4 luglio. Seguiteci per i dettagli di ciascun incontro prossimamente online.
Calendario Ritiri in abbazia in programma da luglio a settembre
Tre nuovi oblati per l’Abbazia di Montecassino: preghiera, obbedienza e lavoro, i tre cardini su cui ruoterà la loro vita alla luce della Regola di san Benedetto.
Quando San Benedetto mise per iscritto la sua Regola, la pensò per una comunità monastica, per una vita in comune da svolgersi in un equilibrio tra lavoro, preghiera e studio; per una crescita, dunque, bilanciata e orientata alla completezza di ciascun individuo, che potesse così rapportarsi con gli altri in modo sano e misurato.
Nei 73 capitoli della sua Regola, però, c'è spazio anche per quanti, pur non vivendo entro le mura monastiche, vogliono comunque dedicare la loro vita al Signore seguendo le linee guida indicate dal Patriarca del monachesimo occidentale: gli oblati.
Oblato (dal latino oblatum cioè offerto) è colui che, uomo o donna, fa la promessa spirituale di seguire la Regola di San Benedetto e vivere una vita cristiana secondo il Vangelo, essendo anche esempio di carità e spiritualità, aderendo ad uno stile di vita di preghiera, obbedienza e lavoro.
Questo è quanto hanno promesso di fare i tre nuovi oblati di Montecassino domenica 3 maggio,
Dom Alessandro Trespioli firma la promessa per la professione temporanea, tra l’affetto dei suoi cari e della comunità monastica di Montecassino.
"Colui che dev'essere ammesso alla vita monastica, nell'oratorio, alla presenza di tutti i fratelli, davanti a Dio e ai Santi, faccia promessa solenne di stabilità, di conversione dei propri costumi e di obbedienza. Se nel futuro agirà in altra maniera, sappia che sarà condannato da colui che egli ha deriso. Metta per iscritto questa sua promessa fatta nel nome dei Santi, di cui nell'oratorio si conservano le reliquie, e nel nome dell'abate presente. La scriva di suo pugno o almeno, se è analfabeta, se la faccia scrivere da altri, e vi apponga come firma un segno. Poi la deponga di sua mano sull'altare". (RB 58, 17-20)
Domenica 19 aprile nella Basilica Cattedrale di Montecassino, durante la S. Messa delle 10:30, dom Alessandro Trespioli ha terminato il suo noviziato pronunciando la promessa temporanea e dando così inizio
Terminato in un clima sereno e gioioso il primo ciclo di meditazioni spirituali in Abbazia, a Montecassino si pensa già alle prossime date.
Domenica 12 Aprile la celebrazione delle 10,30, presieduta da dom Luigi Maria Di Bussolo, animata dal coro dei monaci dell'Abbazia e dal coro San Giovanni Battista di Cassino, ha dato inizio all'ultimo dei tre incontri previsti per questo primo ciclo di meditazioni in Abbazia iniziato il 27 marzo scorso.
Due novità fondamentali hanno caratterizzato questi appuntamenti:
Domenica 24 maggio il padre Abate Donato Ogliari celebrerà le Sante Cresime nella Basilica Cattedrale. C’è ancora un mese per iscriversi!
Quanti avessero già frequentato il corso di preparazione presso la propria parrocchia e volessero ricevere il Sacramento della Confermazione a Montecassino, possono rivolgersi
I grani di incenso e i numeri: scopriamo assieme i segni sul cero pasquale, osservando quello utilizzato dalla Comunità monastica di Montecassino.
Uno fra tanti è il cero. Le Clarisse di Mola di Bari hanno impiegato alcuni giorni per completare e decorare con cura, amore e dedizione il grande cero che è stato acceso nella notte fra il tre e il quattro aprile a Montecassino. Su tutta la lunghezza ci sono dei segni e dei disegni che ci parlano della forza e della presenza del Signore, ma non tutti saprebbero spiegare cosa siano.
Racchiusi tra le lettere Alfa e Omega, ad indicare
La più bella resurrezione che possiamo sperimentare è vedere la nostra vita trasformarsi con l’amore di Gesù, che illumina i cuori tristi e smuove le pietre tombali che ci portiamo dentro. Le parole dell'Abate Donato nel giorno di Pasqua.
Fratelli e sorelle carissimi,
oggi, giorno sacratissimo della Pasqua, facciamo memoria dell'annuncio solenne della Resurrezione di Gesù Cristo con la veneranda icona del SS.Salvatore acheropita e con l'aspersione dell'acqua riconosciamo le nostre colpe per poter partecipare degnamente alla mensa della Parola e dell’Eucarestia, e per ricevere al termine della Celebrazione la benedizione papale, la quale ci elargirà l'indulgenza plenaria con la remissione di ogni pena dovuta per i peccati.
Con questa introduzione ha avuto inizio alle 10:30 la celebrazione per la Santa Pasqua nella Basilica Cattedrale di Montecassino. Ancora molto presenti le immagini
"Fai fiorire e crescere in te quei germi di vita che pulsano nel tuo cuore". Messaggio dell'Abate Donato per la Santa Pasqua 2015.
Anche in occasione della Santa Pasqua l'Abate Donato ha voluto rivolegere un breve saluto in video a
tutti gli amici che ci seguono da lontano e che non possono essere presenti alle celebrazioni in Abbazia.
Riportiamo qui di seguito il testo del suo Messaggio di Auguri e il link su cui poterne vedere il video.
MESSAGGIO AUGURALE PER LA PASQUA 2015
«Se l'inverno dicesse: "Ho nel cuore la primavera", chi gli crederebbe?».
Caro amico, cara amica che mi ascolti, credo che queste parole del poeta e filosofo libanese Kahlil Gibran, esprimano bene il messaggio di speranza insito nella Pasqua, ossia nell'evento centrale della fede cristiana: la morte e risurrezione di Cristo.
La certezza che anche una stagione spoglia di frutti come l'inverno serba in sé i germi di vita della primavera, è un incitamento a
Una insolita consegna di pergamena di Laurea per Antonio, da consulente finanziario a postulante nell'Abbazia di Montecassino.
Cosa spinge un ragazzo di 25 anni con una brillante carriera universitaria, prima da studente e poi da assistente di cattedra, con una attività da libero professionista e la vita privata di ogni giovane della sua età a lasciare tutto e seguire la vocazione religiosa?
Questa domanda è ricorrente in chi conosce per la prima volta Antonio, postulante a Montecassino da due mesi circa e avviato verso la professione perpetua dei voti monastici.
Ed è la domanda che si saranno posti tutti i presenti nel Refettorio monastico il 21 marzo scorso, festa di San Benedetto, quando l'Abate Donato
Erano più di quattrocento i militari presenti al precetto pasquale dell'80°RAV Roma a Montecassino.
Lunedì 30 marzo alle ore 10,30 oltre 400 soldati dell' 80° RAV Roma del Comandante Col.Giampiero Romano, hanno partecipato alla Santa Messa di precetto pasquale.
Tra le tante autorità militari e civili erano presenti anche il Comandante della Scuola Sottufficiali dell'Esercito, Generale di Divisione Antonio Zambuco, la direttrice della Casa Circondariale di Cassino e il Comandante della Stazione Carabinieri di Cassino Emanuele Dell'Omo oltre agli allievi del 19° Corso Sergenti e il personale dell'80° RAV con i loro familiari.
Una Basilica dunque gremitissima e piena dei colori delle mimetiche degli oltre 400 militari che hanno seguito con sentita partecipazione la celebrazione.
L'Abate Donato, durante la celebrazione, ha voluto ringraziare
Santa Pasqua nell'Abbazia di Montecassino
Orario delle celebrazioni previste per la santa Pasqua
Domenica delle Palme
10,30 Benedizione degli ulivi nel chiostro con processione e a seguire S.Messa
Giovedì Santo
17,30 Solenne concelebrazione vespertina per la cena del Signore
Lavanda e Processione Eucaristica in Cripta
IL "DI PIÙ" IN SAN BENEDETTO IN MARGINE ALL'OSSERVANZA DELLA QUARESIMA.
Ab. Donato Ogliari osb
Parlare di "vita spirituale", per il cristiano, significa innanzitutto parlare di una vita animata e sostenuta dallo Spirito Santo. È alle sollecitazioni di quest'ultimo, infatti, che il cuore è chiamato ad aderire e a tradurre fattivamente nella trama della vita quotidiana. In altre parole, se è lo Spirito a infondere in noi la luce e la forza necessarie per vivere integralmente la fede cristiana, occorre tuttavia che aderiamo liberamente e responsabilmente a questa presenza che traccia nel nostro cuore il cammino della sequela Christi. Tale adesione, di conseguenza, porta ad operare determinate scelte volte sia ad assumere o incrementare comportamenti e stili di vita che siano in consonanza col Vangelo, e sia a rinunciare a tutto ciò che vi si contrappone.
All'interno di questo cammino vi sono anche delle scelte che
Meditazioni in Abbazia: 2-3 aprile 2015 rivolto a ragazzi tra i 18 e i 28 anni.
Incontro di meditazione spirituale rivolto a ragazzi tra i 18 e i 28 anni
Vegliare con Gesù. Nella notte tieni acceso il desiderio dell'alba.
Dal 2 al 3 aprile
Meditazioni in Abbazia: 27-29 marzo 2015 rivolto ad adulti dai 25 ai 45 anni.
Incontro di meditazione spirituale rivolto ad uomini e donne di età tra i 25 e i 45 anni
"Uno di voi, colui che mangia con me, mi tradirà". Il dono e la sua ombra.
Dal 27 al 29 marzo
Meditazioni in Abbazia: 12 aprile 2015 rivolto alle famiglie.
Incontro riservato alle giovani famiglie
Un incontro rinnovato: il segno dei chiodi e la certezza della fede.
Domenica 12 aprile
Meditazioni Spirituali in Abbazia: da quest'anno possibilità di foresteria a Montecassino anche per le donne
Da quest'anno l'Abbazia di Montecassino dà la possibilità anche alle donne di vivere l'esperienza della vita monastica scandita dall' Ora et Labora all'interno del Monastero cassinese. La foresteria femminile è davvero una novità per l'abbazia e sta già riscuotendo un grande consenso. il rifacimento di un'ala del monastero ha permesso di aprire anche alle donne le meditazioni spirituali che periodicamente si svolgono in Abbazia.
Quello del 27 Marzo è solo il primo di altri ritiri che si svolgeranno nel corso dell'anno, per cui se non sarà possibile rientrare numericamente in questo incontro, ci saranno sicuramente altre opportunità nei prossimi mesi. Di seguito le date e la brochure per ciascun incontro, che potete scaricare per avere orari e dettagli.
Dal 27 al 29 marzo uomini e donne di età compresa tra
"La Quaresima è un tempo nel quale poterci concentrare sull'essenziale attraverso il digiuno, la preghiera e la carità". Omelia dell'abate Donato nel giorno delle Ceneri.
IL CAMMINO DELLA QUARESIMA
Mercoledì delle Ceneri 2015
Il rito di imposizione delle ceneri, prevede che il gesto sia accompagnato dalle parole: «Ricordati che sei polvere e in polvere ritornerai» (cf. Gn 3,19) oppure da quelle che suonano così: «Convertiti e credi al Vangelo» (cf. Mc 1,15).
La prima formula, con il richiamo al disfacimento del corpo, che ritornerà appunto in polvere, pone l'accento sulla caducità della vita terrena, contrassegnata da ineluttabile transitorietà e destinata a scomparire nel tempo.
La seconda formula, alternativa alla prima, allude invece
"Una Regola esprime se stessa al meglio quando è vissuta con amore": Omelia dell'Abate Donato nel giorno di Santa Scolastica.
Alle 10:30 nella Basilica di Montecassino la comunità monastica si è riunita per celebrare la Santa Messa.
Come ogni anno sull'Altare Maggiore è stata posta la teca con la reliquia di Santa Scolastica. Una sua presenza dunque fisica oltre che spirituale durante la celebrazione.
Di seguito il testo integrale dell'Omelia dell'Abate Donato.
S. SCOLASTICA
10 febbraio 2015
Vangelo: Luca 10.38-42
Maria di Betania, che il vangelo ci mostra seduta ai piedi di Gesù mentre ascolta la sua Parola, è la figura tipica del discepolo, il cui atteggiamento di umile e docile ascolto traduce la fiducia amorosa nel suo Signore. In tal senso Maria, come dice Gesù, ha scelto la "parte migliore" perché aveva compreso che il suo bene consisteva nel rimanere in comunione con la fonte stessa da cui promana ogni bene: il Signore. E non è un caso che l'evangelista Luca
L'Abate Donato alla Chiesetta del Colloquio ricorda la profondità degli incontri tra San Benedetto e Santa Scolastica.
Poche sono le notizie su Santa Scolastica, sorella di San Benedetto, ma una tradizione consolidata vuole che pochi giorni prima della sua morte abbia incontrato il fratello nella "Chiesetta del colloquio" a Piumarola, località non molto distante da Montecassino. Proprio lì sabato 7 febbraio sono cominciati i festeggiamenti in suo onore che termineranno martedì 10 febbraio.
Nonostante la pioggia e il freddo, la chiesetta era davvero piena e tutti hanno partecipato in maniera molto sentita. L'Abate Donato, ordinario di Montecassino, ha officiato per la prima volta lì, dove i due Santi, sepolti nella Basilica Cattedrale di Montecassino, si incontravano e questo ha naturalmente aggiunto un po' di commozione alla sua Omelia.
Di seguito il testo integrale dell'Omelia dell'Abate Donato.
"Più amiamo Dio, più amiamo chi ci sta accanto":Le parole dell'Abate Donato nel giorno della Candelora nella Basilica di Montecassino.
PRESENTAZIONE DEL SIGNORE
2 febbraio 2015
Sono due le angolature che, seppur diverse ma convergenti, ci permettono di entrare nel cuore di questa festa della Presentazione di Gesù al tempio: la prima è quella che vede questa festa dalla parte di Dio, diciamo così e la seconda dalla parte di Maria e attraverso di lei anche dalla parte di ciascuno di noi.
Vista dalla parte di Dio si può guardare a questa festa come dalla parte di chi si riappropria di quella offerta: non viene presentato un capro, un agnello o una colomba, ma Gesù stesso che in quel momento si manifesta come Figlio di Dio dunque il Signore si "riappropria" di colui che era già suo.
Perché Gesù si è incarnato nel seno della Vergine Maria per intervento divino dello Spirito Santo,
Più competenti e competitivi con la nuova offerta formativa per i Licei dell'Istituto San Benedetto di Cassino.
L'Istituto San Benedetto di Cassino ha aperto le porte della sua biblioteca sabato 17 gennaio, alle ore 12.00 per ospitare una conferenza stampa davvero interessante ed importante. L'argomento erano le novità dell'Istituto nella proposta formativa per l'anno scolastico 2015/2016.
E si tratta di novità davvero accattivanti per gli studenti che si accingono a dover fare una scelta per il loro futuro: Il Liceo classico, già rinnovato negli anni scorsi, affiancherà alle materie classiche l'insegnamento dell'informatica e di due lingue straniere obbligatorie, come anche per il Liceo scientifico che avrà tutte le caratteristiche di quello tradizionale con un valore aggiunto : l'indirizzo giuridico-economico.
Dal confronto di tutti i relatori è emerso come l'Istituto San Benedetto abbia avuto davvero una ottima intuizione nel voler differenziare e rendere attuale e al passo coi tempi l'offerta per i giovani che si accingono a scegliere il nuovo corso di studi: in un panorama lavorativo sempre più europeo e concorrenziale, occorre che il latino e il greco siano affiancati da materie che forniscano una possibilità in più allo studente di oggi che domani dovrà scegliere una facoltà universitaria rispondente alle proprie esigenze ma anche a quelle del mercato.
Per chi non era presente riportiamo più in dettaglio cosa è stato detto da ciascuno nell'incontro di sabato scorso.
"Quando siamo capaci di andare oltre le apparenze, accogliamo la luce di Dio in noi": S.E. Donato Ogliari, abate di Montecassino, nel giorno dell'Epifania.
Epifania 2015
Montecassino
Basilica Cattedrale
"Epifania" come sappiamo è un termine greco che significa "manifestazione" e, nel caso specifico della festa di quest'oggi, allude alla manifestazione di Dio che, in Gesù, ha assunto la nostra carne mortale: è il messaggio del Natale. Nell' Epifania, però, abbiamo una accentuazione un po' diversa, universalistica, ossia aperta a tutta l'umanità, rappresentata proprio da questi tre Magi che, provenienti dall'Oriente, giungono alla grotta di Betlemme per adorare il Re dell'Universo, Gesù.
Ma, soprattutto, rispetto al Natale siamo chiamati a guardare alla festa dell'Epifania da una prospettiva leggermente diversa; la prospettiva del Natale è, per così dire, discendente: celebriamo l'incarnazione del figlio di Dio, ossia il movimento di Dio verso l'uomo, Dio che si fa uno di noi.
Nella festa di quest'oggi, l'Epifania, la prospettiva è leggermente diversa:
"Proiettiamoci verso il futuro con pazienza verso noi stessi, verso gli altri e verso Dio":Te Deum di fine anno dell'Abate di Montecassino Donato Ogliari.
Montecassino
Basilica Cattedrale
31 dicembre 2014
TE DEUM
1. In un clima di consuntivi, come quello che la fine di ogni anno ci ripropone, abbiamo sicuramente più di un motivo per ringraziare personalmente il Signore, e ciascuno troverà il modo di farlo nel segreto del proprio cuore.
Ma ci sono non poche ragioni che ci inducono ad esprimere la nostra gratitudine anche comunitariamente per i tanti segni con cui il Signore ha manifestato la sua bontà verso di noi.
Certo, vi sono casi in cui è difficile scorgere la mano provvidente di Dio che ci accompagna. Come è possibile parlare di bontà di Dio quando si subisce un contraccolpo inatteso o si è vittime di un dolore profondo che mette a soqquadro la propria esistenza e quella di chi ci sta intorno? Eppure, il Signore ci chiede di non smettere di fidarci del suo Amore, di non cessare di affidarci ogni volta di nuovo alla sua mano che ci sostiene, ci consola, ci salva.
In primo luogo, credo che tutti dobbiamo allora ringraziare il Signore per
"Celebrare la nascita di Gesù significa, celebrare anche la nostra rinascita, riscoprire la nostra “dignità” di cristiani, di “figli di Dio”: Omelia dell'Abate Ogliari nel giorno di Natale.
NATALE 2014
Messa del Giorno
Cari fratelli e sorelle,
tutto oggi risplende di luce e di gioia, com'è ovvio che sia. La commozione e lo stupore risvegliati in noi dal grande mistero della nascita di Gesù, nostro Salvatore, mistero che abbiamo rivissuto nella narrazione e nella celebrazione di questa notte, cedono ora il passo a un bisogno quasi impellente di fermarci ad adorare e a contemplare ciò che i nostri orecchi hanno udito e ciò che il nostro cuore ha trattenuto dentro di sé.
In questo ci aiuta la Liturgia della Parola: nella prima lettura, prorompente di gioia fin dalle prime battute, il profeta Isaia immagina poeticamente il messaggero che percorre le valli e oltrepassa le montagne con le ali ai piedi. Quei piedi che sono "belli", dice il Profeta, perché per mezzo loro il messaggero porta un messaggio di bene e di salvezza, e non vede l'ora di annunciarlo, pregustando in qualche modo già la contentezza di coloro ai quali questo messaggio è destinato.
Nella figura del messaggero possiamo intravedere
S.Messa della Notte di Natale in Abbazia: Omelia di S.E. Donato Ogliari, Abate di Montecassino.
Alle ore 23:00 del 24 dicembre il Padre Abate Donato Ogliari ha presieduto la Santa Messa della Notte di Natale davanti a moltissimi fedeli saliti in Abbazia per vivere l'atmosfera della Notte di Natale nella Basilica Cattedrale di Montecassino, ma anche per gioire dei suggestivi giochi di luci ed ombre dei chiostri di notte.
La celebrazione ha coinvolto tutta l'Assemblea che, assieme alla comunità monastica, ha dato vita ad una commemorazione davvero intensa e sentita che ha portato poi tutti con naturalezza a raccogliersi attorno alla statua del Bambino Gesù nella Basilica Cattedrale.
Al termine della celebrazione il padre Abate ha collocato nel presepe, inaugurato il giorno 21, la figura presepiale siciliana che, come ormai da tradizione, la Compagnia dei Carabinieri di Cassino dona ogni anno al monastero.
Di seguito riportiamo il testo integrale dell'Omelia pronunciata dall'Abate Ogliari durante la Santa Messa della notte di Natale.
Il non riconoscere quello che siamo scombina l’equilibrio interiore, sfilaccia il nostro “io” facendogli perdere il senso della verità delle cose e della propria responsabilità nel mondo. Omelia di S.E. Donato Ogliari nel giorno dell'Immacolata Concezione
Abbazia di Montecassino
Basilica Cattedrale
Omelia nella festività dell' Immacolata Concezione
Tra le figure di spicco che ci accompagnano in questo tempo di Avvento, campeggia su tutte quella di Maria di Nazareth, prescelta da Dio per accogliere nel suo grembo il Figlio fatto uomo...
La solennità dell'Immacolata concezione che oggi celebriamo ci ricorda, infatti, il mistero di questa fanciulla che – per pura grazia – Dio ha preservato dal peccato originale affinché il Figlio suo potesse incarnarsi in un grembo tutto puro, come è puro il Cielo dal quale il Cristo sarebbe disceso.
Sì, oggi celebriamo il mistero di Maria, resa pura fin dal suo concepimento perché potesse contenere l'immensità di Dio!
In contrasto con questo mistero di bellezza,
Notizie
Avvisi
Il museo dell'abbazia è aperto tutti i giorni in orario continuato dalle 8.45 alle 19.00 X
Eventi
22 Apr 2018 09:00AM - 08:45AM 9:00 S.Messa |
22 Apr 2018 10:30AM - 10:30AM 10:30 S.Messa in Gregoriano |
22 Apr 2018 12:00PM - 11:45AM 12:00 S.Messa |