Vita di San Benedetto

San Benedetto e sua sorella gemella Santa Scolastica nacquero a Norcia nel 5° secolo. La data precisa della loro nascita non è nota, ma per convenzione ormai la si stabilisce nell’anno 480. Benedetto e sua sorella nacquero da una nobile famiglia cristiana che, secondo una certa tradizione, apparteneva alla gens Anicia. Si tramanda inoltre che il padre si chiamasse Euprobo e la madre Claudia Abundantia. San Gregorio nella sua biografia, ci dice che il giovane Benedetto “fu mandato a Roma per dedicarsi agli studi letterari. Tuttavia, appena si accorse che molti suoi compagni deviavano per le starde del vizio, subito trasse il piede dalla soglia di quel mondo, per non precipitare anch’egli totalmente nell’orrido abisso” Dinanzi allo spettacolo del disordine morale offertogli dall’ambiente romano, Benedetto coscientemente compie un gesto di rottura, abbandona gli studi e la sua casa romana e “desideroso di piacere a Dio solo, cercò l’abito santo della vita monastica” (Dialoghi, Libro II, cap. I). Lasciò Roma, probabilmente tra l’anno 500 e il 510, con la sua fedele nutrice ( di nome Cirilla, secondo la tradizione) che lo accompagnò fino ad Enfide (odierna Affile, 8 Km da Subiaco). E’ proprio in questo piccolo borgo che il giovane Benedetto compie il suo primo miracolo.

Dopo aver lasciato Roma ed Enfide, Benedetto trascorse il suo tempo vivendo da eremita in una grotta in isolamento spirituale. La presenza di Benedetto e la sua ammirabile santità di vita non rimase a lungo nascosta agli abitanti dei paesi vicini che lo cercavano “e mentre gli portavano il nutrimento del corpo, dalla sua bocca ricevevano in cuore il cibo per la vita dello spirito”(Dialoghi, Libro II, cap. II).

In seguito alla morte dell’abate in un vicino monastero, fu chiesto al giovane eremita Benedetto, ormai conosciuto per la sua santità, di diventare il nuovo abate. Nonostante avesse cercato di dissuaderli essi insistettero per averlo come loro abate. Ben presto, a causa della disciplina che egli impose alla comunità, i monaci concordemente tentarono di avvelenarlo. Benedetto miracolosamente smascherò quest’azione malvagia e decise di abbandonare la comunità per ritornare alla sua grotta. Ma poiché una lampada non può restare nascosta sotto il moggio, ben presto Benedetto divenne pastore di un nutrito gregge di discepoli. Segue un periodo di grande crescita durante il quale Benedetto fondò 12 monasteri a Subiaco e decise di stabilirsi nel 13° come abate. Ma il suo sacro cammino non terminò qui e, insieme ai suoi discepoli più fedeli, lasciò Subiaco per arrivare a Cassino intorno all’anno 529. Fu proprio qui, sulla cima della montagna, che Benedetto e i suoi più devoti discepoli costruirono il monastero di Montecassino, tra le rovine di un’antica acropoli pagana. Qui scrisse la sua famosa Regola, qui compì numerosi miracoli e infine qui morì nell’anno 547, dove è tuttora sepolto assieme a sua amata sorella Scolastica.

Vita di San Benedetto

San Benedetto e sua sorella gemella Santa Scolastica nacquero a Norcia nel 5° secolo. La data precisa della loro nascita non è nota, ma per convenzione ormai la si stabilisce nell’anno 480. Benedetto e sua sorella nacquero da una nobile famiglia cristiana che, secondo una certa tradizione, apparteneva alla gens Anicia. Si tramanda inoltre che il padre si chiamasse Euprobo e la madre Claudia Abundantia. San Gregorio nella sua biografia, ci dice che il giovane Benedetto “fu mandato a Roma per dedicarsi agli studi letterari. Tuttavia, appena si accorse che molti suoi compagni deviavano per le starde del vizio, subito trasse il piede dalla soglia di quel mondo, per non precipitare anch’egli totalmente nell’orrido abisso” Dinanzi allo spettacolo del disordine morale offertogli dall’ambiente romano, Benedetto coscientemente compie un gesto di rottura, abbandona gli studi e la sua casa romana e “desideroso di piacere a Dio solo, cercò l’abito santo della vita monastica” (Dialoghi, Libro II, cap. I). Lasciò Roma, probabilmente tra l’anno 500 e il 510, con la sua fedele nutrice ( di nome Cirilla, secondo la tradizione) che lo accompagnò fino ad Enfide (odierna Affile, 8 Km da Subiaco). E’ proprio in questo piccolo borgo che il giovane Benedetto compie il suo primo miracolo.

Dopo aver lasciato Roma ed Enfide, Benedetto trascorse il suo tempo vivendo da eremita in una grotta in isolamento spirituale. La presenza di Benedetto e la sua ammirabile santità di vita non rimase a lungo nascosta agli abitanti dei paesi vicini che lo cercavano “e mentre gli portavano il nutrimento del corpo, dalla sua bocca ricevevano in cuore il cibo per la vita dello spirito”(Dialoghi, Libro II, cap. II).

In seguito alla morte dell’abate in un vicino monastero, fu chiesto al giovane eremita Benedetto, ormai conosciuto per la sua santità, di diventare il nuovo abate. Nonostante avesse cercato di dissuaderli essi insistettero per averlo come loro abate. Ben presto, a causa della disciplina che egli impose alla comunità, i monaci concordemente tentarono di avvelenarlo. Benedetto miracolosamente smascherò quest’azione malvagia e decise di abbandonare la comunità per ritornare alla sua grotta. Ma poiché una lampada non può restare nascosta sotto il moggio, ben presto Benedetto divenne pastore di un nutrito gregge di discepoli. Segue un periodo di grande crescita durante il quale Benedetto fondò 12 monasteri a Subiaco e decise di stabilirsi nel 13° come abate. Ma il suo sacro cammino non terminò qui e, insieme ai suoi discepoli più fedeli, lasciò Subiaco per arrivare a Cassino intorno all’anno 529. Fu proprio qui, sulla cima della montagna, che Benedetto e i suoi più devoti discepoli costruirono il monastero di Montecassino, tra le rovine di un’antica acropoli pagana. Qui scrisse la sua famosa Regola, qui compì numerosi miracoli e infine qui morì nell’anno 547, dove è tuttora sepolto assieme a sua amata sorella Scolastica.