In un momento particolarmente difficile per la Comunità di Norcia, segnata nel profondo da forti scosse di terremoto che hanno gravemente danneggiato la Basilica della città umbra, riprende con ancora più forza l'organizzazione de "I giorni di San Benedetto" al seguito della Fiaccola benedettina.
Un secondo incontro, quindi, dopo quello del 18 gennaio scorso a Cassino in cui le delegazioni religiose e civili di Norcia, Subiaco e Cassino guidate dai sindaci delle rispettive città e da mons.Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia, p.Mauro Meacci, abate di Subiaco e Dom Donato Ogliari, abate di Montecassino, si erano incontrate per la prima volta per iniziare a definire le linee guida delle giornate che porteranno al 21 marzo.
Tra le infinite difficoltà dovute alla contingenza degli eventi sismici che si susseguono dal mese di agosto, il desiderio di rinascita e di tornare alla normalità è molto forte e il messaggio delle celebrazioni benedettine, nella sobrietà che il momento richiede, può contribuire a restituire un lume di speranza per il futuro a quanti oggi fanno fatica a pensare al domani.
Riuscire a portare la fiaccola benedettina a Bruxelles, al Parlamento Europeo, così come auspicato dalle parti in causa, sarebbe, se confermato, un importante segnale per l'Europa tutta della forte volontà che anima le tre città benedettine nel portare ogni anno, oltre che ogni giorno, all'interno e all'esterno dei propri confini il messaggio di pace che ha portato papa Paolo VI nel 1964 a proclamare s. Benedetto Patrono principale dell'Intera Europa.
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